top of page

Chi sei sotto il peso dei tuoi attaccamenti?

  • Jacqueline Topakian
  • 23 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Di Jacqueline I. Topakian - Geneva Holistic


Chi sei senza quelle cose che credi indispensabili alla tua esistenza?


Questa domanda non è una lama, ma un raggio di luce; dissolve la materia onirica che forma la maschera del sé, nomi, storie, narrazioni, ruoli, oggetti, conquiste, affetti, aspettative. Sussurri, "Io sono questo", ma quando la presa si allenta, cosa resta? Cosa resta quando il mondo smette di riflettersi in te? Quando i dispositivi tacciono, quando lo specchio non conferma più la tua forma, e nessun algoritmo alimenta la tua persona con uno scopo pixelato?


Fin dalla nascita siamo avvolti da strati, materiali, emotivi, mentali, concepiti per proteggere, definire, stabilizzare. Ma col tempo diventano prigioni, e confondiamo questi abiti con l’anima.

Rimuovi la professione, la relazione, l’immagine corporea, il sistema di credenze, la valuta, il sé costruito… e l’illusione comincia a vacillare.


"Vedi, l’identità che hai difeso non è mai stata te;

era l’architettura dell’oblio"


Qualsiasi cosa tu creda di dover avere è diventata la tua prigione, persino la tua sofferenza… persino la tua guarigione! Ogni giorno ci inchiniamo al santuario della mancanza: "Devo essere amato. Devo essere visto. Devo riuscire. Devo appartenere…" Ma ciò a cui la tua anima aspira davvero non è nulla di tutto questo, è l'immenso quiete, il silenzio intatto, il vuoto.


Temiamo questi vuoti sacri perché l’ego non può sopravvivervi, ma tu puoi. Così costruiamo identità come fortezze, lucide, curate, efficienti, e decoriamo la prigione chiamandola scopo. Indossiamo catene chiamandole preferenze. La forma più ingannevole di schiavitù è l’identità che cerca approvazione. Il falso sé è un abile narratore, dice "ecco chi sei" e "ecco di cosa hai bisogno". Ti sussurra, "se li lasci andare, svanirai". Ma svanire è l’inizio della verità.


Chi sei quando non c’è nessun ruolo da recitare?


Chi sei quando non c’è nessuno specchio da compiacere, nessuna storia da sostenere, nessuno schermo a convalidare il tuo riflesso? Non sei il personaggio, sei la tela stessa. Non sei il nome, ma la presenza senza nome in cui i nomi sorgono. Sei il testimone silenzioso dietro ogni identità pronunciata. Nel profondo lo sai, ma ricordarlo è, di per sé, un viaggio iniziatico di svelamento, di rimozione di maschere, di dolcezza. I mistici lo sapevano, gli antichi ricordavano che la liberazione comincia dove finiscono i falsi bisogni.


Il tuo sé più vero non è un ruolo, non è la tua storia, non è una ferita, non è un sogno; non è legato all’approvazione, né diminuito dall’oscurità, non richiede conferme, semplicemente è. Nel momento in cui abbandoni ciò che pensavi ti sostenesse, smetti di essere posseduto dal mondo. Torni a ciò che eri prima che il mondo ti convincesse di essere qualcuno, quiete, consapevolezza, verità. E in quello spazio, vasto, informe, impalpabile, non sei solo libero, sei la libertà stessa.


Geneva Holistic



 
 

CONTACT

GENEVA HOLISTIC

Octagon 

Chemin du Pavillon 2,
​1218 Le Grand Saconnex,
​Ginevra, Svizzera

  • Facebook
  • Instagram

Grazie per l'invio!

2013 Jacqueline Topakian Geneva Holistic© All Rights Reserved

bottom of page